Escursione che permette di entrare nella storia e nella cultura della zona di Capo Caccia e della baia di Porto Conte, l’antico Nymphaeus Portus di epoca romana, il porto o baia delle Ninfe, riparato naturalmente dai forti venti di Tramontana, Maestrale e Ponente. Un luogo che, fin dai tempi antichi, ha avuto grande importanza strategica. È proprio sul versante occidentale della Baia delle Ninfe che si trova la villa romana di Sant’Imbenia, complesso che sorge in riva al mare e dove, finora, gli archeologi hanno portato alla luce 49 ambienti distribuiti per quasi 140 metri di lunghezza. La villa era il “buen retiro” di un facoltoso personaggio dell’epoca che qui si dedicava al cosiddetto “otium”, cioè alla cura dello spirito e ai piaceri del corpo. Ma era anche un approdo sicuro per merci e persone. In kayak si raggiungono e visitano i luoghi più suggestivi come il litorale di Sant’Imbenia, Pineta Mugoni e la zona di Porto Conte.
Partenza e arrivo: Baia di Tramariglio, centro turistico ArchiMete.
Percorso: facile e piacevole, adatto alla maggior parte dei canoisti amatoriali, suggestivo anche per i più esperti.
Lunghezza: circa 11 chilometri (5,5 miglia marine) tra andata e ritorno, per circa 3 ore e mezza di escursione con pausa lungo il percorso.
Info: +39 327 5909300 – archimete@archimete.it
Capo Caccia, il “gigante addormentato”, è l’immenso promontorio calcareo simbolo di Alghero e della Riviera del Corallo. È tra i più imponenti del Mediterraneo, tanto che i latini lo chiamavano Caput Hermaeum.
Nel corso di millenni la natura ha scavato al suo interno spettacolari grotte aeree e sommerse: tra queste ultime c’è anche la Grotta di Nereo, la più estesa cavità subacquea del Mediterraneo.
L’escursione in kayak parte dalla riparata Baia di Tramariglio e costeggia il versante occidentale dell’ampio fiordo di Porto Conte permettendo di godere di luoghi suggestivi come la Torre di Tramariglio, le piscine naturali di Cala Dragunara, la Torre del Bollo, la Grotta Verde e le falesie a picco sul mare che caratterizzano Capo Caccia.
Doppiato il capo, si apre lo scenario dell’Isola Foradada con il suo splendido tunnel, delle calette e delle baie che la natura ha scavato nella roccia. Fra una pagaiata e l’altra si respirano storia e leggende, come quelle legate alle frequentazioni di pirati e corsari nei secoli passati.
Partenza e arrivo: Baia di Tramariglio, centro turistico ArchiMete.
Percorso: facile e piacevole, adatto alla maggior parte dei canoisti amatoriali, suggestivo anche per i più esperti.
Lunghezza: circa 13 chilometri (7 miglia marine) tra andata e ritorno, per circa 3 ore e mezza di escursione con pausa a Cala Inferno.
Info: +39 327 5909300 – archimete@archimete.it
Escursione che abbraccia l’intero versante occidentale del Parco di Porto Conte e dell’Area marina protetta di Capo Caccia. Un itinerario che tocca alcuni dei luoghi simbolo e più suggestivi del comprensorio di Alghero. Qui la natura incontaminata si mescola al fascino della storia: storie e leggende di pirati, che nei secoli passati infestavano le acque attorno alla Sardegna e in particolare a Capo Caccia, zona ricca di insenature e porti naturali, ma anche delle imbarcazioni che portavano a terra il preziosissimo oro rosso, il corallo.
Le storie di pirati di fondono alle leggende più fantasiose, come quelle di splendide sirene che venivano avvistate mentre guizzavano rapide a pelo d’acqua. Probabilmente delfini che, ancora oggi, è frequente incontrare mentre si pagaia su questo mare dai riflessi azzurro-turchesi.
L’escursione in kayak parte dalla riparata Baia di Tramariglio e costeggia il versante occidentale dell’ampio fiordo di Porto Conte permettendo di godere di luoghi suggestivi come la Torre di Tramariglio, le piscine naturali di Cala Dragunara, la Torre del Bollo, la Grotta Verde, le falesie di Capo Caccia, l’Isola Foradada con il suo splendido Tunnel, Cala Inferno, fino a Cala Puntetta e all’Isola Piana.
Partenza e arrivo: Baia di Tramariglio, centro turistico ArchiMete.
Percorso: facile e piacevole, adatto alla maggior parte dei canoisti amatoriali, suggestivo anche per i più esperti.
Lunghezza: circa 22 chilometri (11,8 miglia marine) tra andata e ritorno, per circa 6 ore e mezzo di escursione con pausa pranzo a Cala Inferno.
Info: +39 327 5909300 – archimete@archimete.it
Suggestiva escursione in kayak che permette di vivere intense emozioni nello specchio di mare del grande fiordo naturale di Porto Conte. La Bramassa, in particolare, è una deliziosa spiaggetta di ciottoli e rocce che si specchiano su un mare dai riflessi azzurro-turchesi. L’approdo in kayak è sempre un’emozione, sia per il contesto ambientale, tranquillo e ricco di macchia mediterranea, che per l’unicità del posto. Basta fermare la pagaia e sporgere la testa sull’acqua per ammirare le meraviglie del fondale sottomarino ricco di flora e fauna. Sul lato opposto spicca la sagoma del “Gigante addormentato”, la falesia di Capo Caccia che è il simbolo della riviera del corallo di Alghero. La Bramassa è una meta ambita anche per lo snorkeling e per il trekking. Da qui, infatti, parte una serie di sentieri che conducono alla scoperta di Punta Giglio.
Partenza e arrivo: Baia di Tramariglio, centro turistico ArchiMete.
Percorso: facile e piacevole, adatto alla maggior parte dei canoisti amatoriali, suggestivo anche per i più esperti.
Lunghezza: circa 10 chilometri (5 miglia marine) tra andata e ritorno, per circa 3 ore e mezzo di escursione con pausa lungo il percorso.
Info: +39 327 5909300 – archimete@archimete.it
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Chi visita il comprensorio di Alghero non può rinunciare a una gita snorkeling con annesso tour delle falesie. Capo Caccia, il gigante muto che domina la Riviera del Corallo, è simbolo di forza e natura incontrastata , spesso inaccessibile. Un enorme promontorio di roccia calcarea situato nell’estremità occidentale della Sardegna che si eleva sul mare per 186 metri. Nel punto più alto si trova la stazione meteorologica di Capo Caccia che ospita anche il faro. Uno tra i più importanti e visibili (circa 34 miglia) di tutto il Mediterraneo.
I versanti di roccia candida a picco sul mare sono rifugi inaccessibili per numerose specie di animali, in particolari uccelli e rapaci che costruiscono i nidi sfruttando crepacci e costoni delle falesie.
Il tour, assai suggestivo, fa vivere da protagonisti la maestosità di Capo Caccia e consente di ammirare da vicino grotte e anfratti raggiungibili esclusivamente dal mare, compresi piccoli paradisi naturali come l’isola Foradada e l’Isola Piana.
Il gruppo di massimo 14 persone è equipaggiato con muta, pinne, maschera, snorkel e boa segnala-sub. Una guida accompagna alla scoperta dei fondali dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia-Isola Piana.
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Escursione full day che permette di vivere da protagonisti la costa sud orientale del comprensorio del parco di Porto Conte e dell’Area Marina di Capo Caccia e Isola Piana. Dopo aver attraversato la baia di Porto Conte si raggiunge Punta Giglio e la serie di cale e calette che rendono unica e meravigliosa la costa che separa Capo Caccia dalla rada di Alghero. Il Lazzaretto è una graziosa oasi naturale a due passi dalla famosa spiaggia delle Bombarde. Il nome è da attribuire all’edificio costruito nel 1722 dal vicerè barone Filippo Guglielmo Pallavicino di San Remy con l’obiettivo di prevenire eventuali contagi di peste ed essere d’appoggio alle navi in quarantena.
Partenza e arrivo: Baia di Tramariglio, centro turistico ArchiMete.
Percorso: molto piacevole, adatto alla maggior parte dei canoisti amatoriali e ai più esperti.
Lunghezza: circa 18 chilometri (9,7 miglia marine) tra andata e ritorno, per circa 6 ore e mezzo di escursione con pausa pranzo lungo il percorso.
Info: +39 327 5909300 – archimete@archimete.it
A bordo di un kayak per vivere da protagonisti le meraviglie naturali dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia e del Parco di Porto Conte. Emozioni davvero uniche! Capo Caccia, il gigante addormentato che domina la Riviera del Corallo, è simbolo di forza e natura incontrastata, spesso inaccessibile. Un enorme promontorio di roccia calcarea situato nell’estremità occidentale della Sardegna che si eleva sul mare per 186 metri. Nel punto più alto si trova la stazione meteorologica di Capo Caccia che ospita anche il faro.
I versanti di roccia candida a picco sul mare sono rifugi inaccessibili per numerose specie di animali, in particolari uccelli e rapaci che costruiscono i nidi sfruttando crepacci e costoni delle falesie.
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Turismo attivo “fiore all’occhiello” dell’offerta vacanziera della Sardegna, regione che concentra mille opportunità per vivere un periodo di relax e divertimento fra attività outdoor e ambienti naturali straordinari.
L’appuntamento per operatori del settore sardi, nazionali e internazionali è a Bosa (OR), dal 12 al 17 marzo, date in cui è in programma la 4^ edizione della BITAS, Borsa Internazionale del Turismo Attivo in Sardegna organizzata dall’Agenzia Sardegna Promozione con il patrocinio dell’Enit, l’Agenzia Nazionale Italiana del Turismo, che ha riconosciuto “l’alta valenza turistica della manifestazione”.
Valenza turistica ed economica, aggiungiamo noi, dal momento che il turismo rappresenta un comparto d’oro per lo sviluppo della nostra bella Isola e dell’economia nazionale in generale. L’obiettivo della manifestazione è incentivare le politiche di destagionalizzazione, delocalizzazione e diversificazione dell’offerta turistica sarda, promuovendo e potenziando il turismo attivo, segmento specifico del mercato turistico. Turismo attivo, in Sardegna, significa fruire a fondo di un territorio che, accanto ad emozioni e incantevoli scenari naturali e culturali, offre splendide occasioni per immersioni subacquee, snorkeling tour, kayak, trekking, nordic walking, equitazione, vela e tante altre attività outdoor.
Tra gli altri aspetti affatto secondari, poi, c’è il fatto che il settore del turismo attivo rappresenta per le imprese turistiche un’opportunità attorno alla quale sviluppare nuove idee e progetti. Per esempio è già realtà la Technological Multisport Week (TMW), settimana multisport supportata da tecnologie avanzate e sviluppata insieme alle aziende Area 3 – A Human Motion Lab e Aqvatech Engineering che operano all’interno del Parco tecnologico-scientifico di “Porto Conte Ricerche”, a Capo Caccia-Alghero.
La BITAS si conferma dunque un appuntamento strategico in vista della lunga (speriamo il più possibile!) stagione turistica e l’auspicio è che la partecipazione delle imprese del turismo sia un ulteriore stimolo a migliorare reti e infrastrutture al servizio di un comparto che per la Sardegna è semplicemente fondamentale.