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La necropoli di Anghelu Ruju

17 Febbraio 2012 | By

Sito prenuragico di straordinaria importanza e il più vasto della Sardegna. Si trova in località I Piani, lungo la Provinciale 42, non distante dall’aeroporto di Alghero-Fertilia. Fu scoperta per caso nel 1903, durante gli scavi per la costruzione di una casa colonica. Il ritrovamento di alcune ossa umane incoraggiò a scavare, fino a trovare vasellame, monili e numerose tombe ipogee. Nel corso degli anni sono state ritrovate 38 Domus de Janas (case delle fate), tombe sotterranee risalenti a tre diverse epoche storiche: alla cultura di Ozieri (3.500 a.C.), del vaso campaniforme (2000-1900 a.C.) e di Bonnanaro  (1800 a.C.).

La Torre di Tramariglio

17 Febbraio 2012 | By

Tra le numerose torri costiere della zona del Parco regionale di Porto Conte, quella che domina la baia di Tramariglio e il centro turistico ArchiMete è indubbiamente la più importante. È stata realizzata in materiale calcareo sul finire del ‘500, in piena dominazione spagnola: è conservata in buone condizioni e, all’interno, è visibile la volta a cupola e pilastro sul terrazzo dove sono ancora presenti i fori che lasciavano filtrare la luce all’interno.

Grotta di Nettuno

17 Febbraio 2012 | By


È tra i luoghi più spettacolari e facilmente visitabili dal pubblico ed è stata scoperta per caso da un pescatore del luogo nel XVIII secolo. È accessibile sia da mare (partenze dal porto di Alghero o dall’imbarco del molo di Cala Dragunara, appena dopo l’incantevole baia di Tramariglio) che da terra attraverso la Escala del Cabirol (scala del capriolo), 656 gradini che corrono lungo la falesia a picco sul mare, proprio di fronte all’Isola Foradada. L’interno lascia senza parole e il percorso turistico si snoda attraverso diverse sale, ciascuna con caratteristiche differenti: il Lago Lamarmora, lago salato sotterraneo profondo 9 metri, lungo 100 e largo 25 che, al centro, presenta una colonna stalagmitica chiamata Acquasantiera. Sul fondo del lago un’altra formazione stalagmitica prende il nome di Albero di Natale. Ci sono poi le sale della Reggia, delle Rovine, dell’Organo, delle Trine e dei Merletti e la Tribuna della Musica che domina la sala della Reggia.

Grotta Verde

17 Febbraio 2012 | By


È la seconda per importanza dopo quella di Nettuno e si trova nel versante est di Capo Caccia. L’entrata, a circa 80 metri di quota, è scenografica e gigantesca e tutta la grotta è molto interessante a livello geologico, naturalistico e archeologico visto che fin dalla preistoria –si stima almeno 7.000 anni fa- fu frequentata da gruppi di ominidi che cercavano un riparo. Sulle pareti sono ancora visibili graffiti e i segni inequivocabili della presenza umana: disegni che per molti sono avvolti dal mistero e restano enigmatici. La luce naturale che penetra dall’ampio ingresso permette la costante crescita di muschi e licheni verdi sugli strati rocciosi. Ed è questa caratteristica che ha conferito il nome a questo luogo.
All’interno sono ben visibili imponenti stalagmiti verdi alte almeno venti metri e proseguendo verso il fondo si raggiunge la parte sommersa della grotta dove gli speleo sub hanno scoperto resti umani, tracce di antiche sepolture e perfino vasi neolitici.
La Grotta Verde è stata ribattezzata anche “grotta dell’altare”, perché nel XV secolo i marinai costruirono all’interno un piccolo altare dedicato a Sant’Erasmo, loro protettore.

Vivere la storia per lanciare la sfida del futuro

14 Febbraio 2012 | By

 

Una sede con una lunga, curiosa e affascinante storia: la struttura dove si trova il centro turistico ArchiMete, nella baia di Tramariglio (dal catalano “Tramarill”, cioè “Tra due mari”), risale ai primi anni ’40 del secolo scorso. Il fabbricato, infatti, nacque come alloggio dei militari, in particolare Carabinieri, che svolgevano servizio presso l’ex colonia penale. La casa circondariale di Tramariglio, ancora oggi ben visibile, visitabile e trasformata in prestigiosa sede operativa del Parco Naturale Regionale di Porto Conte, era il cuore del piccolo villaggio di detenuti impiegati per la bonifica della Nurra avviata nel 1933. Tramariglio era però una colonia penale un po’ diversa rispetto alle altre, soprattutto grazie alle intenzioni del direttore dell’epoca, che puntò più sui principi della rieducazione e della redenzione dei carcerati, piuttosto che su un duro quanto inutile sistema carcerario. E i risultati furono importanti, perché i detenuti, oltre alla bonifica, portarono avanti anche un’importante opera di rimboschimento della zona e di impianto di vigneti, pini eucalipti e manutenzione ordinaria e straordinaria di questa parte nord-ovest della Sardegna. Un lavoro di cui oggi godono operatori turistici e visitatori, chiamati in prima persona a rispettare sempre la natura del luogo.
Il complesso dell’ex colonia penale è stato dismesso dall’amministrazione carceraria nel 1997 e gli enti parco che gestiscono la zona – il Parco Naturale Regionale di Porto Conte e l’Area Marina Protetta di Capo Caccia-Isola Piana – hanno lasciato spazio a un oculato quanto attento utilizzo delle strutture da parte di operatori turistici consapevoli della ricchezza naturale, storica, culturale e rurale, veri valori aggiunti da custodire e preservare perché rendono unica al mondo questa porzione dell’isola.
L’affascinante storia del luogo è raccolta nel pregevole volume “La colonia penale di Tramariglio – Architetture del novecento nel Parco di Porto Conte” curato da Giorgio Peghin e edito dalla Carlo Delfino Editore per la collana “I Quaderni del Parco di Porto Conte”. Il libro è in vendita presso la sede del parco (www.parcodiportoconte.it).

Fra storia e cultura

13 Febbraio 2012 | By

 

La storia del territorio algherese è affascinante e per molti aspetti straordinaria, tanto che un periodo di relax in questa zona è arricchito da spunti culturali di notevole interesse. In una porzione di territorio non troppo estesa sono custodite splendide testimonianze storiche e archeologiche delle epoche prenuragica e nuragica, come le necropoli ipogeiche di Santu Pedru (San Pietro) e Anghelu Ruju (Angelo rosso, cioè il diavolo) e i villaggi nuragici di Palmavera e Sant’Imbenia, tutti luoghi facilmente raggiungibili dal centro turistico ArchiMete.

Cliccando sulle schede a sinistra è possibile approfondire storia e curiosità di questi luoghi e programmare itinerari trekking immersi fra natura, storia, cultura e archeologia. Il tutto condito da un pizzico di avventura. Il che non guasta affatto!

Dove e come dormire

8 Febbraio 2012 | By

Icona dove e come dormireIl centro turistico ArchiMete collabora con una serie di strutture ricettive di qualità del territorio per offrire ai propri clienti sistemazioni comode, accoglienti e congeniali (CONSULTA LE SCHEDE A SINISTRA) ad aspettative e stile di vita.
Le collaborazioni riguardano strutture alberghiere, residence, agriturismi e bed&breakfast.

NOTA BENE: Per informazioni contattare direttamente la struttura scelta presentando il riferimento ArchiMete o inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica archimete@archimete.it specificando la dicitura “Info per soggiorno” nell’oggetto.

Oppure contattare i numeri +39 327 5909300 – +39 333 6744889 – +39 334 9372278 (orario: 09.00-13.00 / 14.00-19.00)

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Percorsi trekking

6 Febbraio 2012 | By

Hiking Alghero

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Clicca sulla foto o qui per aprire la galleria

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Il centro turistico ArchiMete è punto di partenza ideale per escursioni trekking a piedi lungo i numerosi sentieri naturalistici del Parco Naturale Regionale di Porto Conte.Logo beach bar per sito ok L’attività viene svolta con guide turistiche certificate che conducono i gruppi di escursionisti alla scoperta delle ricchezze naturalistiche, paesaggistiche, storiche e culturali della zona.

Clicca sulle schede a sinistra per le caratteristiche dei percorsi.

Servizio on demand. Se interessati, inviare una mail a archimete@archimete.it

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Valigia proposta vacanzaPulsante ITA.

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Cala Inferno

4 Febbraio 2012 | By

Un altro sentiero di grande interesse naturalistico, immerso nella macchia mediterranea che si affaccia sul blu del mare di Capo Caccia. Il centro turistico ArchiMete è luogo di partenza ideale, perché da qui, a piedi, in bicicletta o in auto, si raggiunge facilmente il bivio Cala Dragunara-Belvedere Foradada. Si prosegue per quest’ultima direzione fino agli spiazzi del belvedere che guarda a occidente del promontorio di Capo Caccia. Da qui comincia il sentiero classificato come “escursionistico avanzato”, quindi abbastanza impegnativo, che accompagna lungo un percorso affacciato sul mare e sullo strapiombo che domina Cala Inferno. Questo tratto di costa presenta anche due splendidi percorsi snorkeling per scoprire le ricchezze dell’Area marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana.

Torre del Bollo

4 Febbraio 2012 | By

 

Un sentiero di grande interesse naturalistico e storico, poiché è immerso nella macchia mediterranea che si affaccia sul blu del mare di Capo Caccia, e permette di ammirare manufatti storici come la Torre del Bollo (XVII secolo), elemento dell’estesa catena di torri costiere per l’avvistamento di pirati, predoni e nemici. Il centro turistico ArchiMete è luogo di partenza ideale, perché da qui, a piedi, in bicicletta o in auto, si raggiunge facilmente il moletto di Cala Dragunara. Si comincia a salire in direzione sud est verso Capo Caccia, attraversando sentieri immersi nella macchia mediterranea, tra cisti, ginepri, rosmarino selvatico, lentisco e rigogliose euforbie. Basta alzare lo sguardo per rimanere incantati dalle acque turchesi di Cala Dragunara e di Porto Conte, fino al piccolo promontorio di Punta Giglio. Sono talmente tante e belle le cose da vedere che i 4-500 metri di sentiero passano veloci. In pochi minuti si raggiunge la collinetta su cui svetta la Torre del Bollo, struttura fortificata del XVII secolo utilizzata fino a poco meno di un paio di secoli fa come punto privilegiato per l’avvistamento. Da qui parte un sentiero in discesa che conduce in pochi minuti al mare a ridosso di Cala Dragunara. Le sorprese non finiscono: lungo questo tratto di costa si snoda uno dei più bei sentieri snorkeling dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia – Isola Piana.

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