Lungo la litoranea 127 bis che collega Alghero a Capo Caccia, tre chilometri e mezzo dopo Fertilia (al chilometro 32), si trova il maestoso complesso nuragico Palmavera. Il torrione principale risale al XV-XIV secolo a.C. ed è ancora visitabile in tutte le sue parti, compresa la grande camera centrale con cupola a tholos. Considerata la struttura del complesso, fondata ai piedi del Monte Doglia, gli archeologi ipotizzano che tutt’intorno fossero presenti capanne e rifugi. La seconda fase di vita del nuraghe si è sviluppata a partire dalla prima metà del IX secolo a.C., quando fu aggiunta una seconda torre e ricoperta l’altra con blocchi di arenaria, materiale molto diffuso nella zona.
La visita è articolata fra le due torri ed è possibile entrare anche nella capanna delle riunioni, dove ancora si trovano un sedile in pietra, una vasca e il trono del capo tribù. Nel corso degli scavi gli archeologi hanno trovato numerosi reperti e testimonianze, oggi in buona parte esposti al Museo archeologico nazionale “Sanna” di Sassari (via Roma 64; tel. 079.272203- www.museosannasassari.it).
Lungo la litoranea 127 bis che collega Alghero a Capo Caccia, tre chilometri e mezzo dopo Fertilia (al chilometro 32), si trova il maestoso complesso nuragico Palmavera. Il torrione principale risale al XV-XIV secolo a.C. ed è ancora visitabile in tutte le sue parti, compresa la grande camera centrale con cupola a tholos. Considerata la struttura del complesso, fondata ai piedi del Monte Doglia, gli archeologi ipotizzano che tutt’intorno fossero presenti capanne e rifugi. La seconda fase di vita del nuraghe si è sviluppata a partire dalla prima metà del IX secolo a.C., quando fu aggiunta una seconda torre e ricoperta l’altra con blocchi di arenaria, materiale molto diffuso nella zona.
La visita è articolata fra le due torri ed è possibile entrare anche nella capanna delle riunioni, dove ancora si trovano un sedile in pietra, una vasca e il trono del capo tribù. Nel corso degli scavi gli archeologi hanno trovato numerosi reperti e testimonianze, oggi in buona parte esposti al Museo archeologico nazionale “Sanna” di Sassari (via Roma 64; tel. 079.272203- www.museosannasassari.it).